Massimiliano Damerini (Genova 1951-2023), ha compiuto gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Alfredo They e di Martha Del Vecchio, diplomandosi in pianoforte e composizione. Considerato uno dei pianisti più rappresentativi della sua generazione, ha suonato in moltissimi importanti teatri e sale da concerto del mondo: Konzerthaus di Vienna, Barbican Hall di Londra, Teatro Alla Scala di Milano, Teatro Colón di Buenos Aires, Herkules Saal di Monaco, Gewandhaus di Lipsia, Salle Gaveau e Cité de la Musique di Parigi, Victoria Hall di Ginevra, Tonhalle di Zurigo, Auditorio Nacional di Madrid, ecc., collaborando in qualità di solista con alcune delle più prestigiose orchestre internazionali, e partecipando a numerosi festival quali: Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Festival dei due Mondi di Spoleto, Berliner Festwochen, Holland Festival, Wien Modern, Donaueschingen, Biennale di Zagabria, Festival d’Automne di Parigi, Penderecki Days in Yerevan (Armenia), Festival Penderecki di Varsavia, Festival Paìz di Antigua (Guatemala), Takefu Music Festival (Giappone), ecc.
Ha collaborato con illustri direttori, tra i quali: Berio, Bour, Calderón, Encinar, Eötvös, Gelmetti, Halffter, Horvat, Lombard, Luisi, Maçal, Norrington, Oren, Panni, Peskó, Reck, Renzetti, Rophé, Semkov, Shambadal, Steinberg, Suitner, Venzago, Webb, Wit, Zender.
Oltre ad innumerevoli registrazioni per varie reti radiotelevisive europee ed americane, ha inciso per molte etichette discografiche, tra cui: EMI, Etcetera, Arts, Brilliant, Koch, Ricordi-BMG, Accord, Naxos, Col Legno, Da Vinci, Dynamic, Musikstrasse, Tactus, Warner, IMD, MAP e The Library Classics, per la quale sta incidendo le 32 Sonate di Beethoven.
Moltissime le opere pianistiche a lui dedicate da autori quali: Ambrosini, Asturias, Carluccio, Di Bari, Donatoni, Fellegara, Ferneyhough, Gaslini, Gentilucci, Landini, Oppo, Porena, Sciarrino, Skrzypczak, Sotelo, Tanaka, Vacchi, ecc.
Molto attivo anche come compositore, Massimiliano Damerini ha presentato in importanti rassegne e festival numerosi suoi lavori con grande successo.
La critica italiana gli ha conferito il prestigioso Premio Abbiati 1992 quale concertista dell’anno.
Nicholas Kenyon, sul Times di Londra, lo ha definito dominatore assoluto della tastiera e del suono, il famoso compositore Elliott Carter, dopo averlo ascoltato a New York, disse di lui: Ogni suo concerto è un’esperienza indimenticabile, e dopo il suo recital a Monaco nel 1997 la Süddeutsche Zeitung ha definito Massimiliano Damerini uno dei tre massimi pianisti italiani della nostra epoca, con Benedetti Michelangeli e Pollini.