Urkesh Suite

Urkesh Suite è un album digitale del pianista e compositore Enzo Sartori che si ispira a una traccia di arte risalente XIII secolo a.C.
Emerge da Ugarit in Siria la tavoletta in alfabeto cuneiforme che rappresenta, allo stato attuale delle conoscenze, il più antico inno musicale della storia scritto.
Il testo, di carattere sacro, resta ancora oggi abbastanza oscuro. Nella parte inferiore della tavoletta, una serie di codici e numerazioni hanno permesso agli studiosi di trascrivere in notazione moderna gli intervalli e le durate delle note della melodia. Così, pur con un certo grado di approssimazione, ci è possibile avere un’idea di che musica fosse possibile ascoltare nei palazzi reali, come quello della regina di Urkesh.

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Una traccia di arte risalente XIII secolo a.C.Emerge da Ugarit in Siria la tavoletta in alfabeto cuneiforme che rappresenta, allo stato attuale delle conoscenze, il più antico inno musicale della storia scritto. Il testo, di carattere sacro, resta ancora oggi abbastanza oscuro. Nella parte inferiore della tavoletta, una serie di codici e numerazioni hanno permesso agli studiosi di trascrivere in notazione moderna gli intervalli e le durate delle note della melodia. Così, pur con un certo grado di approssimazione, ci è possibile avere un’idea di che musica fosse possibile ascoltare nei palazzi reali, come quello della regina di Urkesh.

Tralasciando i dati prettamente scientifici, in questa cornice di grande impatto emotivo si apre Urkesh Suite. The Song of Urkesh è il ricordo della melodia urrita, come se riapparisse all’udito dell’uomo contemporaneo dopo numerosi ascolti e numerosi silenzi.

Suite è un termine usato nella musica colta occidentale, per indicare una serie di brani, di genere diverso, spesso ambientati nelle corti reali o comunque barocche. Ho scritto una serie di variazioni, molto brevi e che confluiscono una nell’altra, usando principalmente la testa del tema urrita. Ho rivisto le quattro note discendenti sol fa mi re, e altri piccoli dettagli del tema originale, come se venissero ripresi in epoche e stili diversi. Come un antico vascello di filigrana, impalpabile, questa traccia sonora di più di tremila anni fa riesce a risuonare ancora oggi, tramite cellulari, app e strumenti contemporanei, con una nitidezza straordinaria.

Mi emoziona pensare alla severità sacrale di certi riti urriti, scene che si possono vedere nei piccoli ma preziosi sigilli ritrovati negli scavi del palazzo reali. Miniature a fissare figure e lineamenti perduti. Necromantica è legata ai riti divinatori che si svolgevano nella fossa necromantica, in cui la sacerdotessa offriva sacrifici per ottenere responsi di fronte ai regnanti. Sono tre invece i brani che si rifanno, seppur rivisti, al mondo barocco. Arietta, Toccata e Corale.Arietta, nel suo incedere barocco e sospeso, è un tessuto sonoro di nostalgica rarefazione che pone proprio nell’inquietante semplicità e trasparenza delle linee il suo fascino. Toccata vede il tema iniziale costruito proprio nel guscio dell’intervallo di quarta re sol.Enigmi resta a parlare come una voce irrisolta. Irrisolta come la nostra percezione di tempo e spazio di fronte a uomini e donne, regine e vita, fagocitati da 3000 anni di storia svaniti.

La suite, che inizialmente avevo pensato di intitolare Rooms, vuole portare a colori e suggestioni diverse, ma riconoscibili in un’unica matrice, come se ci si potesse muovere in un palazzo fatto di tempo. Il timbro del piano, crudo, regala con la sua timbrica quasi pop un colore estraniato dall’archeologia, che rivive con naturalezza e nobiltà uno scintillio della storia dell’uomo.
Enzo Sartori

Informazioni aggiuntive

Anno

2014

Autori/Interpreti/Arrangiatori

Enzo Sartori

Orchestrazione

Pianoforte

Supporto

CD digitale

Tipologia

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