Piccola ouverture milanese

In Piccola ouverture milanese ho potuto sperimentare delle soluzioni musicali che riflettevano i miei interessi del tempo: da una parte il minimalismo, dall’altra la musica del compositore francese Darius Milhaud scritta tra gli anni Dieci e Trenta del Novecento.

La composizione è dedicata alla città di Milano, e in particolare alla sua doppia identità, condivisa con altre città europee, che consiste nella compresenza di elementi architettonici di grande modernità accanto ad edifici di origine più antica, non sempre in simbiosi tra loro. L'effetto straniante è rappresentato musicalmente dalla giustapposizione e sovrapposizione di elementi armonici consonanti e dissonanti.

Il materiale iniziale è basato sulla presenza strutturale della seconda maggiore che viene esplicitata nel corso del brano da diversi eventi, come ad esempio l’alternanza tra le due trasposizioni della scala esatonale nei punti culiminanti; dalla trasposizione, un tono sopra, di buona parte del materiale nella ripresa e dalla presenza di numerosi trilli che compaiono all'inizio della coda conclusiva.

L'organizzazione formale del pezzo si rifà alle modalità classiche tipiche della forma sonata.
Edoardo Clavenna, Milano, 14 Novembre 2022