Curon

Nel 1950 un piccolo borgo della Val Venosta viene sommerso completamente dalle acque del bacino di Resia. Il paese scompare, ma il campanile annesso della Chiesa di Santa Caterina continua ad ergersi dal lago. Gli abitanti del comune di Curon sono costretti a lasciare le loro case. Alcuni ricostruiranno le loro abitazioni sul lato orientale della valle, altri andranno via più lontano. 

Oggi si racconta che, nelle gelide notti invernali, quando le acque si ghiacciano ed è possibile raggiungere il campanile a piedi, si sentano ancora le campane suonare, sebbene rimosse il 18 luglio del 1950 poco prima dell’allagamento. Curon, l’opera musicale, vuole essere un omaggio agli abitanti del borgo e alla triste vicenda che li ha coinvolti; vuole evocare le suggestive immagini di quei luoghi e far rivivere la leggenda che aleggia nella valle. 

In 1950 a small village of the Val Venosta, was completely submerged by the waters of the Resia basin. The village disappeared, but the adjoining bell tower of the Church of Santa Caterina continued to rise from the lake. The habitants of the municipality of Curon was forced to leave their homes. Some had to rebuild their homes on the eastern side of the valley, others had to go further. Today it is said that, on the icy winter nights, when the waters freeze and it is possible to reach the bell tower on foot, you can still hear the bells ringing, although removed on 18 July 1950 shortly before flooding. 

Curon, the musical opera, wants to be a tribute to the habitants of the village and to the sad story that involved them; it wants to evoke suggestive images of those places and to revive the legend that hovers in the valley.