Vincenzo Manno (1901-1981)

Vincenzo Manno nasce ad Augusta (SR) il 17.06.1901. Cresce in una famiglia di musicisti composta dal padre Sigismondo, compositore e direttore d’orchetra, e dagli zii Gaetano e Vincenzo, rispettivamente prima tromba presso l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e insegnante di direzione d’orchestra presso il Conservatorio G. Verdi di Milano. Compie i suoi studi musicali presso il Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo dove consegue, nel 1925, la licenza di pianoforte e, nel luglio 1926, la licenza di composizione con il m° Savasta. Sempre nel 1925 consegue il diploma di licenza superiore di violino presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano sotto la direzione del m° Franco Tufari. Inizia giovanissimo la carriera concertistica di violinista sia come solista in concerti di musica da camera e sinfonica sia come componente di complessi orchestrali. Tra il 1936 e il 1937 dirige per la prima volta l’orchestra sinfonica della RAI (EIAR), dove esegue le sue composizioni La Sagra e Rapsodia siciliana, unitamente a musiche di Wolf-Ferrari, Sibelius, Pick Mangiagalli, Ravel e Debussy. Nello stesso periodo fa parte, quale violinista, dell’orchestra del Casinò Municipale di Sanremo sotto la direzione del m° Antonino Votto, ed è membro del Quartetto d’archi dell’EIAR. Successivamente si dedica principalmente alla composizione e alla direzione d’orchestra prestando la sua opera per oltre 15 anni alla RAI, inizialmente quale violinista e, successivamente, quale direttore delle orchestre sinfoniche di Torino, Venezia e Roma. Dimessosi nel 1950, dirigerà ancora le orchestre sinfoniche della RAI come direttore ospite. Dirige inoltre le orchestre della Fenice di Venezia, del Massimo di Palermo, dell’Accademia di S. Cecila, del Teatro comunale G. Verdi di Trieste, del Teatro comunale Piccinni di Bari. Negli anni successivi le orchestre della RAI eseguiranno diverse sue composizioni tra cui Tre invenzioni per pianoforte ed orchestra; Concerto per orchestra; Introduzione, Aria e Rondò; Capriccio per pianoforte e orchestra. Alcune sue opere hanno ottenuto riconoscimenti nazionali ed internazionali conseguendo premi al Concorso musicale Città di Trieste con Tre invenzioni per pianoforte e orchestra (1951), con Introduzione, Aria e Rondò (1953) e una “segnalazione della Giuria” per Movimento sinfonico (1971) e al Concorso musicale Regina Elisabetta del Belgio con Concerto per orchestra (1965). Come compositore ha al suo attivo, oltre a quelle sopra citate, diverse composizioni da camera, per piccola orchestra, per violino, per violino e pianoforte e sinfoniche, oltre a circa 200 musiche da film e per documentari. Tra le sue principali composizioni per orchestra e da camera si ricordano, oltre a quelle sopra citate, Poema della Montagna, Capriccio per archi, Sinfonietta, Sinfonia in tre tempi, Paesaggi, Improvviso per pianoforte, Capriccio per pianoforte, Cinque Episodi per orchestra, Sinfonia gotica, Fantasia subacquea e un poema danzato per orchestra dal titolo Apothéose. Muore a Roma il 9 novembre 1981, dove è sepolto presso il Cimitero di Prima Porta accanto alla sua amata consorte la violinista Iole Rondini.

Apothéose

Apothéose

Cinque episodi

Cinque episodi

Concerto per orchestra

Concerto per orchestra

Movimento sinfonico

Movimento sinfonico

Sinfonia in tre tempi

Sinfonia in tre tempi

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