Langsamer Walzer Nr. 1 (Orchester)

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Giovanni Battista Mazza ricevette i manoscritti originali dei due valzer (per pianoforte) direttamente dalle mani del figlio di Aldo Finzi, con l’incarico di realizzarne una trascrizione per orchestra, qui pubblicata con i titoli Valzer lento n° 1 e Valzer lento n° 2.

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Aldo Finzi è stato un compositore italiano nato a Milano nel 1897 e scomparso nel 1945. Già a 24 anni le sue opere venivano pubblicate da Ricordi, mentre in precedenza ebbe come editori Fantuzzi e Sonzogno. Con le leggi razziali gli fu preclusa la possibilità di far eseguire le sue musiche. Tuttavia la sua produzione risulta essere piuttosto cospicua, anche se per vivere si accontentò di lavorare anonimamente o sotto nome di altri: sua è la traduzione ritmica delle Beatitudini di Franck in italiano, traduzione che corre sotto altro nome. Sepolto sotto falso nome, la moglie dovette attendere il dopoguerra e l’abrogazione delle leggi raziali prima di potere redigere un documento che le permettesse di riportare i resti mortali del compositore nella cappella di famiglia nel Cimitero Monumentale di Milano. Recentemente, grazie all’opera del figlio e del nipote, molte delle sue opere sono state riportate in luce, permettendo così al pubblico di oggi di riscoprirne tutta la vena artistica e la profonda ispirazione. Giovanni Battista Mazza ricevette i manoscritti originali dei due valzer (per pianoforte) direttamente dalle mani del figlio di Aldo Finzi, con l’incarico di realizzarne una trascrizione per orchestra da eseguirsi in occasione di un concerto diretto dal M° Mazza stesso a Milano presso l’Istituto dei Ciechi. L’orchestrazione del primo valzer, quello in re maggiore, è stata pensata per lo stesso organico della suite Gli uccelli di Respighi, in programma in quello stesso concerto. L’organico è quello di un’orchestra «a due», ma con un solo oboe. Lo stile della trascrizione non si allontana molto da quello dell’epoca, di cui la sonorità dell’arpa evoca un’atmosfera caratteristica. Tuttavia Mazza si è preso una certa libertà di interpretazione dell’originale nel trattamento delle frasi, che vengono talvolta smembrate in incisi affidati a diversi strumenti e ricostruite in un contesto discorsivo a carattere dialogico. Nelle ultime battute si può riconoscere una citazione, che Mazza ha voluto inserire, del famoso valzer di Musetta nel secondo atto di Bohème. La semplicità di queste composizioni riesce a trasmettere il fascino un po’ nostalgico di un’epoca decisiva per la nostra storia e per la musica italiana. Il M° Mazza ha dedicato queste pagine a Bruno e ad Aldo Finzi.

Ich nahm die mir anvertraute Aufgabe gerne an, eine Arbeit von bescheidenem Umfang, die mich jedoch in eine Welt zurückversetzte, die mir sehr nahe war - die Welt unserer Großeltern! - in dem sich auch in Italien ein Fenster zur symphonischen Musik öffnete, die bei uns allzu oft von den beeindruckenden Opernproduktionen erstickt wird.
Die Orchestrierung des ersten Walzers, der in D-Dur, wurde für dasselbe Ensemble wie Respighis Suite "Die Vögel" konzipiert, die im selben Konzert aufgeführt wurde, das ich im "historischen" Istituto dei Ciechi in der Via Vivaio in Mailand gab. Die Besetzung ist die eines Zweimannorchesters, allerdings mit nur einer Oboe. Der Stil der Transkription weicht nicht sehr weit von dem der damaligen Zeit ab, deren Harfenklang eine charakteristische Atmosphäre hervorruft. Allerdings habe ich mir bei der Interpretation des Originals eine gewisse Freiheit bei der Behandlung der Phrasen genommen, die zuweilen in Schneidezähne zerlegt werden, die verschiedenen Instrumenten anvertraut und in einem diskursiven Kontext mit dialogischem Charakter rekonstruiert werden. In den letzten Takten kann man ein Zitat aus Musettas berühmtem Walzer im zweiten Akt der Bohème erkennen, das ich einbauen wollte.

Der zweite Walzer, G-Dur, ist für Streichorchester transkribiert. Die "Farbe" ist also ganz anders als die vorherige. Die Aufführung beider Stücke, wie in dem Konzert, in dem sie uraufgeführt wurden, hebt ihren unterschiedlichen Charakter hervor; ansonsten bietet sich diese kurze Komposition für ein reines Streicherprogramm an. Die Schrift ist, gemessen an der Kürze des Stücks, reich und vielfältig in den Farben und der Verteilung der Teile. Ein Referenzbeispiel für dieses kleine Werk habe ich in einigen jugendlichen Walzern von Ottorino Respighi gefunden - einige davon sind noch unveröffentlicht -, die ich vor einigen Jahren zu Gehör bringen und aufführen durfte. Die Einfachheit dieser Kompositionen vermittelt den etwas nostalgischen Charme einer entscheidenden Epoche unserer Geschichte und der italienischen Musik. Ich habe diese Seiten Bruno und Aldo Finzi gewidmet.
Giovanni Battista Mazza

Zusätzliche Informationen

Jahr

2007

Autoren/Dolmetscher/Arrangeure

Aldo Finzi, Giovanni Battista Mazza

Orchestrierung

Orchester

Unterstützung

Papierpartitur, PDF-Partitur

Typologie

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