Metissage
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L’album di Spring in Duo composto da Maria Teresa Battistessa e Alessandra Novaga (clarinetto e chitarra)
Métissage è una parola che ha suggerito Laurent Boutros quando Alessandra Novaga e Maria Teresa Battistessa gli hanno chiesto di scriver qualcosa a proposito del suo Métisse, brano che Boutros ha loro generosamente dedicato. Significa contaminazione tra due universi opposti. Qui in particolare tra quello caraibico con la clave, il ritmo caratteristico sempre presente nel brano, e quello mediorientale con le sue melodie caucasiche. Laurent Boutros è un compositore francese di origini armene, molto riconoscibili nella sua musica. Nel disco viene interpretato anche un altro suo brano, Amasia e anche qui troviamo questi due mondi che coesistono con un terzo elemento riconoscibile in una sorta di Milonga argentina. Métissage è il titolo che è stato scelto per questo primo album di "Spring in Duo" proprio per ribadire l’eterogeneità e la diversità delle diverse composizioni che lo compongono; l’unica cosa che accomuna i compositori qui presenti è l’avere un filo diretto con loro. Il repertorio originale per clarinetto e chitarra è praticamente inesistente; i primi brani che sono stati trovati, e da cui è partita l'avventura del duo, sono gli Otto Pezzi di Paolo Fontana, compositore romano e caro amico. Si tratta di otto felicissimi piccoli affreschi ognuno dei quali ha un titolo molto caratterizzante e, oseremmo dire, ognuno dei quali conferisce alla musica un carattere quasi descrittivo. Un’altra opera originale di cui si era in possesso era il manoscritto di un altro caro amico delle due interpreti, Giancarlo Facchinetti, noto e prolifico compositore bresciano. Si tratta dei Tre Pezzi che Facchinetti scrisse nel 1979 per Oscar Ghiglia e Giuseppe Garbarino che però non li eseguirono mai. L’hanno fatto "Spring in duo" per prime e per questo il compositore le ha onorate con una dedica; in questi pezzi Facchinetti ha usato una rigorosa scrittura dodecafonica non priva di grande lirismo e di una grande ariosità, ma il regalo più bello ha fatto quando ha scritto per "Spring in duo" la Fantasia Breve per corno di bassetto e chitarra. Stavolta il compositore si è allontanato dalla sua amata dodecafonia per utilizzare uno stile politonale. Battistessa e Novaga hanno chiesto che venisse impiegato il corno di bassetto, anziché il clarinetto, in quanto l’impasto con le frequenze della chitarra è particolarmente felice ed efficace e di questo le artiste se ne erano già rese conto quando Antonio Eros Negri, compositore milanese, lo ha utilizzato per la Berceuse della sua Fantasia sul tema di Fandango, opera che Negri ha scritto per "Spring in Duo" e che si articola in tre movimenti, Aria, Berceuse e Fuga. Usiamo le parole dello stesso compositore per descriverla: “Sebbene all’ascolto emerga un linguaggio evocativo e intellegibile, l’analisi mette in luce caratteristiche compositive inaspettatamente prossime alla serialità: il primo tempo è infatti imperniato su otto dei dodici suoni della scala cromatica, mentre il secondo tempo è costruito solo sui quattro suoni rimanenti. Altro punto in comune con il distante mondo delle neo-avanguardie della fine del secolo scorso è il radicale utilizzo dei limiti estremi della tessitura degli strumenti”. Ad arricchire la diversità di stili presenti nel disco, ci pensa l'opera "Bagliori di altri cieli", scritto da Alessandro Cerino, attivissimo e ispiratissimo jazzista che ha regalato questo brano travolgente in cui i bellissimi temi e le armonie, a volte con forte sapore jazz, si rincorrono e si intrecciano tra loro in un sapiente dialogo quasi senza respiro; va segnalata una bella e impegnativa cadenza a metà brano eseguita dal clarinetto.
Zusätzliche Informationen
Jahr | 2013 |
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Autoren/Dolmetscher/Arrangeure | Frühling im Duo |
Orchestrierung | Gitarre, Klarinette |
Unterstützung | CD |
Typologie |
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