Deared è un poemetto di matrice auto-biografica, dalle tinte delicate, venato ora di squarci di lirismo, ora di improvvisi guizzi malinconici. Il titolo, "un calembour", si deve ad una possibile doppia chiave di lettura in inglese con un riferimento al grande commediografo napoletano Eduardo de Filippo a cui è dedicato Uno spettacolo di teatro e musica di cui curavo orchestrazione ed arrangiamenti. Deared, contrazione in inglese di "caro Eduardo", il titolo originale di questo spettacolo, rappresentava un breve brano di carattere improvvisativo che veniva eseguito dai musicisti per provare l'acustica e l'intonazione e che via via, nel corso della tournée, fini col divenire un pezzo vero e proprio. Ma Deared sempre in inglese può significare anche "caro rosso", altro riferimento ad una serie di brani del mio catalogo per arpa ed altro strumento da camera , che prevede l'accoppiamento di un colore con il termine Textures a seconda dello strumento e del carattere del brano. Il termine "caro rosso" vuole appunto rievocare un ricordo passionale venato di struggente malinconia.
Vincenzo Palermo