Primo graffito sull’anfora nasce come pezzo d’obbligo scritto per il VI Concorso Internazionale di Arpa M. Tournier. Come nel precedente L’arpa di Ermete, l'autore prosegue la sua personalissima rievocazione di atmosfere legate al mondo della classicità antica, adattate senza dubbio a una sensibilità sonora dei nostri giorni. Scrittura limpida, essenziale, elegante, e riconoscibile come espressione di un artista intimamente legato a un sentire mediterraneo, seppure a tratti in chiave chiaroscurale e screziato anche da note di ineffabile malinconia.