Questi quattro brani per coro di voci bianche e orchestra di bambini sono dedicati al ciclo delle stagioni. I testi di Veronica Meteora sono in forma di Haiku: brevi componimenti poetici, privi di titolo, composti di diciassette sillabe ripartite in tre versi (5-7-5), fioriti anticamente in Giappone e ancor oggi assai diffusi.
Le parti vocali sovente fanno ricorso alla tecnica del canone, forma particolarmente adatta a favorire in tempi rapidi il passaggio dal canto monodico all’esperienza polifonica.
Le parti strumentali richiamano e sviluppano alcuni temi già presenti nelle Cinque facili composizioni; la parte pianistica può essere eseguita con due pianoforti (oppure a quattro mani) da due giovani esecutori o utilizzata dal maestro per dirigere dallo strumento a tastiera.